Chi era Fabrizio Frizzi: conduttore e doppiatore in Toy Story

A soli 60 anni se ne va il volto buono della televisione.

A poche ore dalla morte del mattatore italiano Fabrizio Frizzi tanti i messaggi di cordoglio dai colleghi ma anche dalla gente comune che lo ricorda come l’eterno ragazzo della televisione. Già aveva avuto problemi di salute mesi fa.

“Non è una mattina facile – dice Laura Pausini – la scomparsa di Fabrizio Frizzi mi ha davvero commossa ed è difficile”,La tua delicatezza ci mancherà moltissimo” scrive la Littizzetto su Facebook. I social sono invasi dalla foto del conduttore televisivo e, il suo sorriso è quello che gli italiani ricordano di Frizzi, la prima cosa che viene in mente quando si parla del mattatore delicato degli ultimi anni.

In tantissimi ricordano i suoi programmi da “I fatti vostri” quando da Piazza Italia insieme all’ormai ex moglie Rita Dalla Chiesa, coinvolgeva gli italiani in giochi divertenti, per poi passare a “Scommettiamo che…” l’intrattenimento rai del sabato sera con le invenzioni degli italiani.

Fabrizio Frizzi, grande doppiatore in Toy Story

Frizzi però sarà ricordato anche da chi ha amato il cartone della Disney “Toy Story” dove il conduttore prestava ala sua voce al cow boy giocattolo che si animava quando Andy, il piccolo bambino, proprietario del giocattolo non c’era o dormiva.
La canzona cantata nel cartone e le sue movenze hanno accompagnato e accompagneranno generazioni e generazioni di bambini ormai adulti (Toy Story infatti ha più di ventidue anni) e, il quarto episodio della saga, che uscirà nelle sale italiane a giugno del 2019 è adesso in post produzione ma, chi sostituirà Fabrizio Frizzi?

Certo è che per i genitori lui sarà sempre il Woody che accompagna tutti i giocattoli nel passaggio tra l’infanzia e l’età adulta di Andy.

Nelle ultime interviste il conduttore, ormai malato sosteneva di continuare ad andare avanti e di lottare per vedere la figlia (Stella Firzzi ndr) ancora piccola, crescere, come ogni padre vorrebbe fare ma, la malattia ha avuto il sopravvento sul sorriso buono della televisione che a soli sessant’anni ha spento le luci.

 

Scritto da Silvestra Sorbera

Silvestra Sorbera, classe 1983, piemontese di origini siciliane, è una giornalista e autrice di racconti e romanzi. Ha pubblicato nel 2009 “La prima indagine del Commissario Livia” e a maggio del 2016 la seconda indagine dal titolo “I fiori rubati” con la casa editrice LazyBOOK.
Nel 2013 ha realizzato la favola per bambini “Simone e la rana”, e il saggio letterario – cinematografico “La forma dell’acqua. Camilleri tra letteratura e fiction”. Nel 2014 pubblica con la casa editrice LazyBOOK i racconti “Vita da sfollati” e a seguire “Sicilia” e “La guerra di Piera” e a dicembre 2016 il romanzo autobiografico “Diario per mio figlio”.
A giugno 2016 con la casa editrice PortoSeguo il romanzo “Sono qui per l’amore”. Nel 2017 pubblica il racconto lungo new adult “Un amore tra gli scogli” e la favola “Simone e la rana. Viaggio nel castello stregato”.